Venice Tour By Boat
  • Nella laguna Veneta settentrionale, troviamo l’isola di Sant’Erasmo che si colloca tra Murano, Burano e Punta Sabbioni. Nel medioevo ebbe una certa importanza quale località portuale a servizio dell’isola di Torcello e Murano e nello stesso periodo ha inizio la sua vocazione agricola, fondamentale per soddisfare il fabbisogno alimentare di Venezia.

    Nel Settecento ci fu una drastica diminuzione della popolazione, meno di 60 abitanti nel 1780, sia per la mancanza di mezzi di sostentamento sia per le periodiche epidemie come la malaria.

    Dopo la fine della Repubblica, l’isola fu coinvolta da opere militari,  batterie, depositi e forti, una di queste si trova la Torre Massimiliana eretta tra il 1843 e il 1844 voluta dall’arciduca Massimiliano d’Austria e ora  disposta come spazio culturale e artistico.

    La particolare posizione insulare e la natura fertile dei terreni, hanno determinato la possibilità di sviluppare un carettere agricolo-lagunare, è un’isola ricca di orti e vigneti, le tipiche primizie in dialetto veneziano  sono le “Castraure”  cioè  la nascita del primo carciofo della pianta.

    L’isola mantine viva la coltivazione di eccellenza dove i prodotti agricoli acquisiscono dal terreno salmastro , una sapidità davvero speciale, così l’isola realizza da antichi vigneti un Vino, definito ” Vin Salso”.

    Una peculiarità dell’Isola di Sant’Erasmo è la produzione del Miele, dove un’apicoltore artigianale ne produce varie tipologie. L’apicoltore si inoltra nei luoghi paludosi e ricchi di  vegetazione con le sue arnie, in questo modo le api impollinano fiori di carciofo e di Barena, nella flora lagunare e producendo un miele introvabile chiamato proprio “Miele di Barena”

    Richiedi subito informazioni se vuoi organizzare un tour privato per scoprire le meraviglie dell’isola di Sant’Erasmo. Contattaci adesso>>

Isola di Sant’Erasmo tra verdura, miele e vino.

Nella laguna Veneta settentrionale, troviamo l’isola di Sant’Erasmo che si colloca tra Murano, Burano e Punta Sabbioni. Nel medioevo ebbe una certa importanza quale località portuale a servizio dell’isola di Torcello e Murano e nello stesso periodo ha inizio la sua vocazione agricola, fondamentale per soddisfare il fabbisogno alimentare di Venezia.

Nel Settecento ci fu una drastica diminuzione della popolazione, meno di 60 abitanti nel 1780, sia per la mancanza di mezzi di sostentamento sia per le periodiche epidemie come la malaria.

Dopo la fine della Repubblica, l’isola fu coinvolta da opere militari,  batterie, depositi e forti, una di queste si trova la Torre Massimiliana eretta tra il 1843 e il 1844 voluta dall’arciduca Massimiliano d’Austria e ora  disposta come spazio culturale e artistico.

La particolare posizione insulare e la natura fertile dei terreni, hanno determinato la possibilità di sviluppare un carettere agricolo-lagunare, è un’isola ricca di orti e vigneti, le tipiche primizie in dialetto veneziano  sono le “Castraure”  cioè  la nascita del primo carciofo della pianta.

L’isola mantine viva la coltivazione di eccellenza dove i prodotti agricoli acquisiscono dal terreno salmastro , una sapidità davvero speciale, così l’isola realizza da antichi vigneti un Vino, definito ” Vin Salso”.

Una peculiarità dell’Isola di Sant’Erasmo è la produzione del Miele, dove un’apicoltore artigianale ne produce varie tipologie. L’apicoltore si inoltra nei luoghi paludosi e ricchi di  vegetazione con le sue arnie, in questo modo le api impollinano fiori di carciofo e di Barena, nella flora lagunare e producendo un miele introvabile chiamato proprio “Miele di Barena”

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